(ANSA) – CATANZARO, 20 OTT – «E’ probabile che nei prossimi
giorni il governo nominerà Commissario alla sanità il presidente
della Regione. In questo modo si riparerà a uno strappo
istituzionale che va avanti da dodici anni ma che è
assolutamente insufficiente da solo a risolvere il problema
della sanità in Calabria». E’ quanto afferma, in una nota,
Amalia Bruni leader dell’opposizione in Consiglio regionale.
“Che il presidente diventi commissario – prosegue Bruni – è un
fatto che si rivelerà utile ma che da solo non risolve. Da solo
nessuno, nemmeno il presidente potrà avviare il risanamento e la
ricostruzione del nostro servizio sanitario. Lo dico perché se
qualcuno pensa questo vuol dire o che non conosce lo stato delle
cose o non conosce i vincoli che legislazione impone per il
piano di rientro oppure non ha capito la complessità e la
gravità della situazione. Quindi occorre ben altro che una
semplice nomina».
Per Bruni «c’è da avviare una trattativa seria, probabilmente
anche serrata, col Governo per ridefinire gli strumenti a
sostegno. Quantificazione del debito, deroghe sul personale,
affiancamento di competenze istituzionali e un piano di
investimenti vero e proprio. Dobbiamo siglare come Calabria un
patto tra Governo e Regione che ci conduca in tempi stabiliti a
una gestione finalmente ordinaria della Sanità. Se non si fa
questo si prendono in giro i cittadini». (ANSA).